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Wednesday, December 8, 2010

Hayate ZX-RR Ninja M.Melandri 2009

La crisi economica esplosa quasi due anni fa ha investito tutti i settori del motociclismo e ancora oggi la ripresa, nel settore delle due ruote a motore, sembra ancora molto lontana.
Nel motociclismo agonistico le risposte a questo disastro economico sono avvenute nei modi più disparati. La reazione più eclatante vide protagonista la Kawasaki che, con un misero comunicato stampa nel mese di dicembre 2008 e con tutti i contratti ancora in essere, annunciò improvvisamente il ritiro dalla classe Motogp lasciando a piedi tutti i tecnici e i due piloti ingaggiati per la stagione 2009: Marco Melandri e John Hopkins.

Le diplomatiche peripezie di Carmelo Ezpeleta della Dorna, patron della società spagnola organizzatrice del campionato mondiale, permisero a Marco Melandri (unico pilota che accettò di correre senza stipendio) di guidare la ZX-RR nella stagione 2009 e di concluderla in decima posizione. Memorabile il secondo posto ottenuto dal pilota romagnolo nel GP di Francia!

La quattro cilindri in linea di Akashi, curiosamente priva del marchio Kawasaki ma regolarmente iscritta nel campionato costruttori con questo nome, venne nominata Hayate.
Questa Kawasaki, a mio avviso, è stata una delle più belle Motogp dell'era 800 mai costruite.

Le realizzazioni in scala che vi mostro oggi ritraggono proprio la ZX-RR Ninja di Melandri, utilizzata lo scorso anno dall'ex campione del mondo della classe 250.
I particolari splendidamente curati si sprecano e fra tutti cito il forcellone con i visibili cordoni di saldatura, le pedane alleggerite, il particolare effetto carbonio dato alla carenatura, i dischi in carbonio Brembo con pista maggiorata, l' "usura" delle gomme e la colorazione iride data al singolo scarico destro.

Bellissima!

Francè


Hayate ZX-RR Ninja Melandri 2009 by Max Moto Modeling:









Hayate ZX-RR Ninja Melandri 2009 by K'S Workshop:





Foto: Max Moto Modeling e K'S Workshop

Da Racing Cafè del 29/7/2010 

Tuesday, November 30, 2010

Kawasaki ZX-RR A.Yanagawa 2002 by Max Moto Modelling

Il 2008 si è chiuso con la clamorosa notizia dell'abbandono della Kawasaki dalla Motogp. L'avventura della casa di Akashi iniziò nel 2002, spinta dal cambio regolamentare che portò successivamente nella classe regina del motociclismo Aprilia, Ducati e anche, attraverso la fornitura di motori, la KTM.
Le "verdone" iniziarono il campionato con una moto davvero particolare, la cui caratteristica più appariscente era data dalle particolari forme della carenatura, davvero molto spigolosa e che, col senno di poi, avrebbe anticipato la linea delle moto stradali degli anni a venire.
L'elemento più strano della moto era dato dal voluminoso codone, soprannominato presto "cassetta porta CD", che nonostante caratterizzasse la moto, non le donava alla vista leggerezza e snellezza. I risultati furono davvero molto scadenti a causa di molti fattori che spaziavano dalla mancanza di un vero e proprio reparto corse a componenti fondamentali quali le gomme, Dunlop, davvero poco competitive rispetto alle Michelin che in quel periodo erano il punto di riferimento.

E' con piacere che parlo della riproduzione in scala di questa moto che ha corso nel primo anno di Motogp, soprattutto perchè, non essendo stata al vertice nel periodo in cui ha gareggiato, non è stata comunque "dimenticata". La realizzazione segue i dettami che i frequentatori assidui di questo blog hanno già visto per altre riproduzioni in scala, come è possibile osservare dalle foto che ho allegato.
Gli elementi degni di nota sono moltissimi: la catena di trasmissione verniciata in verde, le gomme vistosamente usurate, i distanziali delle pinze freno, l'adesivo della punzonatura, la colorazione iridescente del collettore posto sotto il codone, i freni in carbonio (uguali!!!), la viteria della carena, e addirittura anche i cordoni di saldatura presenti sul forcellone!

Chapeau al creatore!

Francè

PS: Volevo farvi notare anche un'altra particolarità: i diversi produttori di impianti frenanti per l'anteriore e posteriore! Concludo dicendo che a me questa moto è sempre piaciuta moltissimo. Era "ignorante" e "cattiva" proprio come secondo me deve essere una Kawa!
















Foto: Max Moto Modeling

Da Racing Cafè del 19/3/2009

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